La velocità di un sito web è uno dei fattori cruciali per una user experience ottimale. Un sito lento incide molto negativamente sulle conversioni e quindi sui fatturati, così come già espressamente riportato da Amazon.
Maggiore accortezza va fatta per i navigatori mobile i quali dispongono di dispositivi con limitazioni di banda e risorse hardware. Non c’è da meravigliarsi infatti che il tasso di conversione da mobile è molto più basso rispetto a quello desktop.
Google, che alle prestazioni tiene particolarmente, ha effettuato un sondaggio dal quale emerge una particolare frustrazione per i siti lenti. Alla domanda “Cosa odi di più quando navighi sul web dal tuo dispositivo mobile?” quasi la metà degli intervistati ha risposto “attendere il caricamento di pagine lente”.
Il 60% dei navigatori mobile si aspetta che un sito web carichi entro e non oltre 3 secondi ed il 75% delle persone abbandona un sito web se il tempo di caricamento richiede più di 5 secondi!
Se da destkop la lentezza di un sito web è negativa, da mobile lo è ancora di più. Non solo danneggia le prestazioni in termini di tasso di abbandono del sito, tasso di conversione e fidelizzazione ma riduce anche il crawler budget di Google.
È stato comprovato da uno studio che la riduzione del tempo di caricamento delle pagine incrementa notevolmente le vendite. I seguenti due grafici riportano come l’ottimizzazione del tempo di caricamento di questo e-commerce ha determinato un deciso aumento del fatturato.
Dal primo grafico si evince come all’aumentare del tempo medio di caricamento della pagina, il fatturato diminuisce a causa della frustrante user experience. Dal secondo grafico si evince come l’ottimizzazione del tempo di caricamento abbia decisamente risollevato gli ingressi.
Per misurare la correlazione tra velocità e tasso di conversione, SOASTA ha condotto uno studio che ha coinvolto 4.5 milioni di utenti mobile. Dallo studio emerge che pagine caricate entro i 2.4 secondi registrano un tasso di conversione medio del 1.9%, molto vicino a quello da desktop (2-3%).
Pagine più veloci di appena un secondo registrano un aumento del tasso di conversione del 27%. Da notare come questo scende a 1.5% per pagine con un tempo di caricamento medio di 3,3 secondi per poi quasi annullarsi a 4,2 secondi.
Ciò sta a significare che pagine appena 2 secondi più veloci raddoppiano il tasso di conversione. Intorno ai 6 secondi di tempo di caricamento, il tasso di conversione si appiattisce e si stabilizza allo 0.6%.
Questo studio è estremamente importante e significativo perché mette a nudo una cruda verità, ovvero che gli acquirenti mobile non sono disposti ad essere pazienti con i tempi di caricamento lunghi.
La velocità di un sito web migliora la user experience, aumenta la durata di permanenza dell’utente sul sito, il tasso di conversione e quindi il fatturato. Google verte sempre più verso il concetto di performance premiando siti sempre più veloci.
Google afferma inoltre che l’esperienza utente di oggi sul Web mobile è negativa: la lentezza dei tempi medi di caricamento causa elevate frequenze di rimbalzo; la scarsa qualità del rendering e delle animazioni genera confusione e le interruzioni dei flussi di checkout provocano frustrazione.
Eliminando i secondi di troppo davanti a uno schermo vuoto, i consumatori saranno incentivati a interagire più spesso con il sito del tuo cliente, con conseguente aumento del valore per utente/visita.
Le prestazioni di un sito web sono un elemento di progettazione essenziale, non solo un aspetto di cui gli sviluppatori devono preoccuparsi. Un bel sito ma con scarse prestazioni non serve a nulla se non ad allontanare l’utente.